PERCHÈ FARE PUBBLICITÀ SUI SOCIAL
I Social Network come Facebook, Instagram, Youtube, Twitter, Linkedin e molti altri sono utilizzati ogni giorno da circa il 60% degli italiani per uno scambio continuo di ogni tipo d’informazione.
Tutti cerchiamo ristoranti, parrucchieri, servizi e molto altro e ormai molte persone cercano direttamente sui Social saltando anche Google, proprio in questo momento mentre sto scrivendo dal mio ufficio ho cercato il numero del bar vicino per ordinarmi un caffè e l’ho trovato su Facebook.
Essere presenti sui social con una pagina curata, con tutte le informazioni necessarie e delle pubblicità ci permette di attrarre costantemente nuovi clienti che sono davvero interessati alla tua attività.
Nel paragrafo precedente ho scritto attrarre clienti e non trovare perchè sui Social le persone non sono lì per comprare a differenza di Amazon e Google, sono li per vedere cosa fanno i loro amici e influencer preferiti e video divertenti, quindi dobbiamo attrarre la loro attenzione con qualcosa di curioso e cercheremo di intercettare solo le persone davvero interessate.
Al momento i social più usati sono Facebook e Instagram.
Ci sono davvero tante persone e pagine e ognuno di noi ne segue migliaia e non riusciremo mai a vedere i post di tutti quanti (anche perché non siamo davvero interessati davvero a tutto) quindi Facebook e Instagram, usano un algoritmo per capire cosa ci interessa vedere per primo, cosa per secondo e cosi via…
Questo ha portato un crollo delle persone che raggiungiamo con un post (Reach Organica), cioè, se abbiamo 1000 seguaci e pubblichiamo una foto verrà vista da 50/100 persone in media (anche meno), la visibilità viene calcolata in base a come le prime persone reagiscono (che secondo l’algoritmo sono le più interessate), questo porta ad arrivare a molte meno persone ed accorcia la vita di un post almeno che non diventi immediatamente virale (cosa più unica che rara se non supportata da un minimo di pubblicità).
Nonostante tutto ciò rimangono delle ottime piattaforme dove con pochi euro possiamo raggiungere migliaia di persone, specialmente in Italia che sono ancora poche le aziende che invesotno sui social rispetto all’America.
Analizziamo, nonostante la riduzione della reach organica, perché ancora conviene fare pubblicità sui social.
Quali sono i benefici di fare pubblicità online?
7 BUONI MOTIVI
ITALIANI SUI SOCIAL
(fonte: wearesocial.com)
A CHI SERVE LA PUBBLICITÀ SUI SOCIAL
Tutti possono promuoversi sui social la cosa più importante prima di iniziare a promuoversi bisogna solo avere un po’ di cura a valutare la piattaforma giusta su cui partire che soddisfa nel modo migliore il nostro bisogno, perchè creare una pagina Facebook o un profilo Instagram e poi non riuscire a curare bene nessuno dei due causa una enorme perdita di tempo e di denaro, per questo va fatta un’analisi di mercato e cercare di capire dove c’è più domanda, dove si trovano le persone che potrebbero essere interessate alla tua attività e i social che ci danno gli strumenti più adatti per promuovere quello che vogliamo, per questo analizziamo prima i più famosi Social per capire dove posizionarci inizialmente:
Il social più usato nel mondo (Asia esclusa, ovviamente), creare una pubblicità su questa piattaforma ti permette davvero di poter arrivare a chiunque per accrescere il proprio brand e il proprio numero di clienti per instaurare una comunicazione diretta e più forte con i nostri clienti dove potranno ricevere assistenza immediata grazie anche ai bot che ci aiutano a rispondere alle domande frequenti.
Quasi tutti quanti hanno Facebook, ma ormai le persone che lo utilizzano sono principalmente over 30.
Come accennato prima a causa delle numerose persone il reach organico è stato ridotto e ciò ha ridotto le visualizzazioni gratuite dei nostri post e siamo costretti per arrivare a più persone creare delle pubblicità con un target per zona, città e cap o per interessi, quasi preciso arrivando più facilmente alle persone che potrebbero essere interessate.
Facebook ci offre diversi strumenti per generare contatti, con cui possiamo fare retargeting con caroselli o video raccolte con i nostri prodotti e mostrarli alle persone che già li hanno visti sul nostro sito e cosa più importante “controllare” le persone durante il processo di vendita.
Attenzione: sconsigliamo di usare il tasto “Metti in Evidenza” visibile sotto ogni post, a meno che non si vogliano solamente prendere qualche like in più come vanity metrics, anche perchè useremo solamente il 5% del potenziale delle pubblicità del gruppo Facebook in quanto dal loro Business Manager avremo molti più strumenti per creare e analizzare pubblicità più performanti.
Facebook è consigliato a chi ha attività locali (ristoranti, estetiste, ecc…) ecommerce (qualsiasi sito che vende beni) ed alcuni servizi il cui bisogno è continuo e non occasionale come ad esempio un idraulico e molti altri.
Instagram nasce come social delle foto, quindi l’elemento predominante per poter lavorare su questa piattaforma è il contenuto, dobbiamo considerare di creare ogni giorno post e storie con foto, video e intrattenimento visivo per l’utente. Frequentato principalmente da un pubblico molto giovane che nell’ultimo periodo sta alzando la sua età dai 16 ai 30.
Instagram appartiene al gruppo Facebook, quindi per poter realizzare le pubblicità su questa piattaforma useremo il Business Manager di Facebook e vale lo stesso discorso, non fate promozioni con il tasto “Metti in Evidenza”.
Youtube
Youtube, il social dei video, fa parte del mondo Google e se si hanno presentazioni video della propria attività grazie agli annunci TrueView è possibile mostrare la tua azienda a persone che usano questa piattaforma inserendo i vostri annunci nei video più simili al vostro target o alle persone che sono interessate a determinati argomenti.
Tik Tok
Tik Tok, un altro social per i video cinese, frequentato specialmente da una target di pubblico davvero molto giovane ma dopo il grande boom molti influencer, aziende stanno puntando al nuovo social dove la Reach Organic è ancora ottima e possiamo ricevere tantissime visite senza pagare nulla.
Da quando le aziende la stanno iniziando ad usare in modo davvero creativo sono state inserite nel 2019 le pubblicità anche all’interno di questa piattaforma, è davvero ancora troppo presto avere una valutazione ad usare le sponsorizzate su Tik Tok dato che ancora la maggior parte delle persone under 18, difficile realizzarci un business… staremo a vedere.
Questo social ha sempre trovato difficoltà ad entrare nelle porte degli italiani, nato come social testuale dove la gente pubblicava pensieri, avvenimenti e news è stato ottimizzato per la pubblicazione di un immagine e link dopo la nascita di Facebook.
Ha un pubblico interessato alle news ed è principalmente over 25, quindi lo consigliamo se hai un blog o fai formazione, consigliato per il business in USA.
Linkedin è un social network di più di 300 milioni di professionisti e nasce con l’idea di unire le persone in ambito lavorativo ha un target over 25, è consigliato specialmente per chi cerca lavoro o offre dei servizi per aziende o altri professionisti e ci sono molti metodi per promuoversi su questo social come chat diretta.
COME FARE PUBBLICITÀ SUI SOCIAL
Prima di vedere come fare pubblicità online ricordiamo cosa non può mancare per un’ottima presenza online e non sprecare soldi:
- Sito web, nonostante tutte le informazioni sono reperibile sui social, ti permette di rendere autoritaria l’immagine della tua attività, dando molta fiducia alle persone che si approcceranno ai tuoi beni o servizi e facilità le ricerche su Google che non dobbiamo mai sottovalutare.
- Pagine social ottimizzate, inserire tutte le informazioni in modo tale da essere trovati nel modo giusto e facilmente dalle persone sui social. Postare almeno 10/15 immagini che rendono l’idea della vostra mission e tenere le pagine social costantemente aggiornate, non per forza tutti i giorni, dipende dal vostro settore.
- Budget pubblicitario adeguato, perchè avere un sito web è come assumere un nuovo dipendente che ti fa da rappresentate per le attività locali e per un e-commerce è come aprire un vero e proprio negozio, ma naturalmente è sempre variabile in base al settore e alle conoscenze di marketing e del tuo pubblico che ti permetteranno di non sprecare denaro in fase iniziale.
Sicuramente siamo arrivati al punto che ti interessa davvero, spero che non hai saltato tutta la parte sopra perchè è molto importante e ti permette di capire affondo come fare la pubblicità.
Il miglior modo per sopperire il calo della reach organica dei social è coinvolgere gli utenti e usando la pubblicità migliorerà anche la tua reach organica e vediamo cosa serve per coinvolgere al meglio i tuoi utenti.
CREARE CAMPAGNA PUBBLICITARIA
Bisogna creare una strategia e non lasciare nulla al caso, dobbiamo fare un’indagine di mercato e uno studio per estrapolare più dati possibili che poi andremo ad elaborare e promuovere, testare e ottimizzare, ma analizziamo meglio questo iter che si ripeterà ogni volta che farai una campagna pubblicitaria:
1 – Indagine di Mercato per conoscere il tuo pubblico
2 – Crea una strategia di marketing
3 – Suddividi in gruppi i tuoi target pubblico
4 – Creazione contenuti per gli annunci
5 – Analisi dati, testa e ottimizza
Analizziamo punto per punto…
1 – INDAGINE DI MERCATO
Il primo problema che riscontro quando parlo con la maggior parte degli imprenditori è che non conoscono il proprio pubblico ed è il motivo principale per il quale una campagna pubblicitaria può andare male.
Non conoscono la loro età media, i loro sogni, le loro paura, i loro interessi, che riviste o pagine social seguono.
Conoscere più informazioni possibili ti permetterà di usare le leve di marketing e sfruttare le paure delle persone e i loro interessi per farli avvicinare al tuo bene o servizio che andremmo prima a creare un bisogno per poi soddisfarlo.
Se siamo all’inizio della nostra attività per conoscere meglio il nostro pubblico, iniziamo guardando i competitori più simili a noi per capire su quale target di persone iniziare, su quali paure e interessi fanno leva, che linguaggio hanno con i loro clienti, le immagini e le grafiche usate per le loro pubblicità e maggiori informazioni riusciamo a percepire meglio è.
Se questa attività già lavorava offline, il secondo passaggio è quello di usare tutte le informazioni raccolte negli precedenti per creare una piccola campagna pubblicitaria dove iniziamo a intervistare i nostri clienti, cercando di capire l’età, i dati demografici, interessi (su questo può aiutarci l’Audience Insight di Facebook o Google Analytics), chiedere perchè hanno comprato quel prodotto o servizio, come si trovano e come migliorerebbero.
Chiedi alle persone di pubblicare sui loro canali social immagini mentre utilizzano il prodotto o servizio e delle interviste per attrarre potenziali clienti simili che potrebbero identificarsi in queste persone ed aumentare la fiducia della tua attività.
Conoscere il proprio pubblico aumenta la probabilità che un tuo cliente sia soddisfatto e lasci una recensione o testimonianza che è il primo punto su cui fare leva in una strategia di marketing.
2 – STRATEGIA DI MARKETING
Durante l’analisi del nostro pubblico e mentre guardiamo i nostri competitor, proviamo a metterci nei panni del cliente naviga online e vedi cosa dell’altre aziende ti convince, magari un immagine o un video accattivante, magari il prezzo, magari uno sconto, un prodotto in regalo, bisogna studiare una comunicazione e costruire un funnel (un percorso) su cui i tuoi probabili clienti dovranno spostarsi dal conoscerci (Awareness), all”interesse (Consideration) verso poi il desiderio (Retargeting) e infine alla vendita (Conversion).
Grazie a strumenti come il Pixel di Facebook o Google Analytics permettono di installare un codice nel sito web che ti permette di tracciare ogni utente sul tuo sito e riproporgli una pubblicità nel modo e nel tempo che noi preferiamo nelle diverse piattaforme, questo ci aiuterà a guidare le persone alla conversione.
Facciamo un esempio di funnel semplice con una campagna pubblicitaria, che abbiamo anticipato prima Awareness, Consideration, Retargeting e Conversion facciamo un esempio:
- Awareness: E’ il momento più delicato dove le persone entrano in contatto per la prima volta con noi, non incentrare la tua pubblicità sui tuoi servizi o beni, ma cerca di far capire di cosa ti occupi, dai informazioni utili e facili da capire per tutti.
- Consideration: E’ la fase in cui il pubblico potrebbe essere interessato al tuo servizio o bene e cerca informazioni sul mercato, il prezzo e i servizi offerti da altri concorrenti.
- Retargeting: Una volta che una persona entra nel nostro sito web e non acquista, grazie al codice installato in un secondo momento riusciremo a coinvolgerla nuovamente con ulteriori pubblicità cambiando la nostra comunicazione e proporgli uno sconto.
- Conversion: E’ la fase preferita da tutti noi! Il cliente finalmente converte e ti lascia l’email, o acquista il bene o servizio proposto.
Questo è un esempio di un Funnel Semplice su cui si basano ogni pubblicità offline e online, ma è possibile inserire prima, mentre e dopo numerosi altri passaggi nel caso di un prodotto costoso o per fidelizzare il nostro cliente a noi.
Ad esempio potremmo il Cross-selling, cioè dopo la Conversion, convincere la persona che ha già acquistato a fare un secondo acquisto e questo ci permette di alzare la spesa media di un cliente dopo averlo acquisito.
3 – TARGET PUBBLICO
Adesso bisogna trovare il pubblico giusto a cui mandare la pubblicità.
Nella fase di Awareness, Facebook ed Instagram mettono a disposizione degli strumenti per profilare le persone in base agli interessi grazie all’Audience Insight, e già nella prima indagine di mercato dovremmo avere dei dati importanti sui gusti dei nostri probabili clienti.
In una seconda fase quando avremmo il sito già con diverse visite e diversi acquisti Facebook può venirci in aiuto e ci aiuta a trovare persone simili che hanno svolto una determinata azione sul nostro profilo o sito web:
- Persone simili che hanno messo like su Facebook o Follow su Instagram
- Persone simili che hanno aggiunto prodotti al carrello
- Persone simili che hanno acquistato
Possiamo creare infiniti gruppi simili e questo ci aiuterà a trovare persone sempre più adatte al tuo prodotto limitando la dispersione del budget per clienti che già in principio non acquisterebbero mai il nostro prodotto.
Twitter mette a disposizione di poter sponsorizzare sulle persone che sono interessate ad un determinato profilo e su Linkedin sulle competenze professionali delle persone, che molto probabilmente sono interessate ad un determinato argomento.
4 – CREAZIONE CONTENUTI
Sempre in relazione alla nostra indagine di mercato andiamo a creare dei contenuti coerenti al nostro target usando il linguaggio giusto, cercando di capire cosa ha funzionato ai vostri competitor e cerca di replicarlo e migliorarlo, non copiarlo! Usa video, foto e testi accattivanti e cambia il tuo livello di comunicazione in base al livello del tuo funnel.
In fase di Awareness, usiamo testi corti, un breve video di pochi secondi che sia capace di spiegare la missione della vostra azienda senza parlare troppo dei vostri prodotti e servizi. Nella seconda fase quando le persone già ci avranno visto e hanno interagito con il nostro post gli possiamo proporre un contenuto un po più lungo dove parliamo dei nostri punti di forza, e si spiega per bene il nostro servizio e che vantaggi possiamo portare al nostro cliente e se la persona ancora non si è convinta ad acquistare possiamo provare con una bella mossa di retargeting offrendo un contenuto un po più aggressivo regalandogli magari anche uno sconto.
L’abito non fa il monaco, ma in molti casi nell’advertising si! Bisogna avere molta cura nella creazione dei post in quanto saranno le prime cose che vedranno i tuoi clienti e dovranno attrarli talmente tanto da stimolare un’interazione su i tuoi contenuti in qualsiasi parte del funnel!
5 – TESTA, ANALIZZA E OTTIMIZZA
Le pubblicità online sono un continuo test, una singola parola o un piccolo dettaglio di un’immagine potrebbe aumentare o diminuire il tasso di coinvolgimento dei tuoi contenuti e questo potrebbe condizionare l’intera campagna. Testate diversi testi, diverse immagini, diverso linguaggio, budget, in ogni fase del funnel analizzate tutti i dati ottenuti e ottimizzate in base ai risultati ottenuti.